ll 17 giugno, la ministra dell’Ambiente austriaca Leonore Gewessler ha sorpreso molti con il suo voto favorevole alla Nature Restoration Law al Consiglio ambiente dell’Unione Europea. Questo voto ha permesso l’approvazione del regolamento per il ripristino degli habitat degradati, modificando le sorti dell’ambiente europeo e suscitando polemiche interne, inclusa una richiesta di annullamento da parte del cancelliere austriaco.
Il voto dell’Austria è stato cruciale per superare la soglia dei 15 paesi e del 65% dei voti necessari, dopo che una precedente votazione a marzo aveva raggiunto solo il 64%, con l’Austria tra gli oppositori insieme a Italia, Ungheria, Polonia, Olanda, Finlandia e Svezia, che hanno mantenuto la loro posizione contraria.
Importanza della Nature Restoration Law
Parte integrante dello European Green Deal, è un regolamento innovativo mirato a:
-Ripristinare Habitat Degradati: Invertire la crisi della biodiversità garantendo funzionalità agli ecosistemi.
-Obiettivi Specifici: Ripristinare il 20% degli habitat degradati entro il 2030 e il 90% entro il 2050.
Stato della Biodiversità nell’UE
– Situazione Attuale: Solo il 27% delle specie tutelate ha uno stato di conservazione soddisfacente e l’81% degli habitat europei è degradato.
-Innovazioni Legislative: La legge passa dalla mera tutela degli ambienti naturali di valore naturalistico a garantire nuova funzionalità agli ecosistemi degradati.
Percorso della Legge
-Proposta Iniziale: 22 giugno 2022.
-Approvazione in Europarlamento: 12 luglio 2023, seguita dal riesame del testo in autunno 2023 durante il trilogo europeo.
-Adozione Finale: Plenaria del Parlamento Europeo il 27 febbraio, con 329 voti a favore, 275 contrari e 24 astensioni.
-Approvazione del Consiglio: Cruciale per il passaggio definitivo, ottenuta grazie al voto favorevole dell’Austria.
Contenuti della Nature Restoration Law
Obiettivi di Ripristino:
-Aree Protette Natura 2000: Concentrarsi su queste aree fino al 2030
-Torbiere: Ripristinare almeno il 30% delle torbiere drenate entro il 2030 e il 50% entro il 2050.
-Biodiversità nelle Aree Agricole: Monitorare e migliorare indicatori di biodiversità come abbondanza di farfalle comuni, stock di carbonio organico nei terreni, e percentuale di superficie agricola con elementi di elevata diversità.
-Fiumi: Ripristinare almeno 25.000 km di fiumi a scorrimento libero entro il 2030, eliminando barriere obsolete.
-Aree Verdi Urbane: Incrementare progressivamente le aree verdi e la copertura arborea nelle città.
-Biodiversità Forestale: Aumentare la diversificazione delle età degli alberi e delle specie, e piantare almeno tre miliardi di nuovi alberi entro il 2030.
Benefici Attesi
-Economici: Ogni euro investito nel ripristino potrebbe generare un ritorno tra i 4 e i 38 euro.
-Ecosistemici: Salute degli ecosistemi fondamentale per mitigazione e adattamento alla crisi climatica.
-Sostenibilità: Il ripristino degli habitat è essenziale per garantire servizi ecosistemici, cruciali per la qualità della vita e l’economia.
Prossimi Passi
-Piani Nazionali di Ripristino Ambientale: Gli stati membri, inclusa l’Italia, dovranno redigere e implementare piani nazionali per il ripristino ambientale nonostante le posizioni contrarie.
Questo regolamento rappresenta una vittoria significativa per l’ambiente, garantendo un futuro più sostenibile per le generazioni future attraverso il ripristino e la protezione degli ecosistemi europei.’