calcolo co2 stoccata

Calcolare con precisione quanta anidride carbonica (CO2) viene catturata e sequestrata (stoccata) dagli alberi è pressoché impossibile. Tanti sono i metodi ma tutti scontano il fatto che ogni pianta è diversa, anche all’interno della stessa specie, e che condizioni come tipologia di terreno, condizioni climatiche e densità d’impianto ne influenzano le prestazioni.

Il nostro metodo vuole dare un’idea dell’ordine di grandezza della CO2 sequestrata, forse nemmeno troppo lontano dalla realtà e probabilmente calcolato per difetto, ma senza pretese di essere rigorosamente scientifico.

Possiamo dire che la principale caratteristica di una pianta legata al sequestro di CO2 è la sua grandezza. Abbiamo quindi individuato 5 classi di grandezza delle piante e attribuito valori medi annui di stoccaggio di CO2 a ciascuna classe. Il periodo totale di sequestro è considerato di 50 anni. Attribuire un valore annuo medio è un’approssimazione perchè ogni pianta ha un incremento annuo di stoccaggio variabile, pochissimo nei primi anni di vita poiché ha poche foglie e tronco e radici piccole, tantissimo a maturità, per poi decrescere successivamente.

Essendo però impossibile individuare, con precisione e in via preventiva, i valori per ogni anno di età, abbiamo approssimato che, in condizioni medie, ogni classe di grandezza avesse un certo valore medio annuo. Ovviamente all’inizio tale valore sarà sovrastimato, ma col passare del tempo i valori mediamente si compensano. Insomma, sarebbe più preciso dire non quanto una pianta ha stoccato finora, ma quanto stoccherà in 50 anni.

Le classi di grandezza individuate sono 5. Alla prima classe, quella degli alberi che a maturità raggiungeranno altezze superiori ai 25 metri, come la farnia o l’acero montano, è stato attribuito un valore di 35 kg di CO2 stoccata annua media. Questo significa che in 50 anni ogni esemplare stoccherà 1.750 kg, valore più basso di quanto indicato in letteratura per alberi in condizioni ottimali.

Le classi di grandezza e i relativi valori medi annui sono i seguenti:

  • I classe (h>25 metri, acero montano, frassino maggiore, platano, querce maggiori, conifere maggiori, ecc) = 35 kg/anno
  • II classe (h 15-25, ippocastano, carpini, tigli, olmi, ecc) = 25 kg/anno
  • III classe (h 8-15, aceri minori, orniello, gelsi, sorbi, acacia, cornioli, ecc) = 15 kg/anno
  • IV classe arbusti di I grandezza (nocciolo, prugnolo, ginepro, sambuco, …) = 3 kg/anno
  • V classe arbusti di II grandezza (rosmarino, rosa, arbusti tappezzanti…) = 1 kg/anno

Per ogni piantagione conosciamo le specie utilizzate e il loro numero. Attribuendo ad ogni specie la classe di grandezza e il valore medio annuo di stoccaggio, il gioco è fatto.

Abbiamo considerato l’anno di impianto, senza contare l’età che avevano al momento della messa a dimora. Lo stoccaggio totale è quindi il valore di quanto è stato stoccato dal momento della piantagione nei terreni consorziati.